Foppiano Boulder

La storia

aleotti1999: la scoperta dei sassi di Foppiano è legata ai nomi di Andrea Aleotti ed Elisa Fantonetti che, durante l'estate, s’incamminarono per il sentiero che conduce al Cistella imbattendosi nel giardino di sassi.

Nacquero, così, le prime linee nei settori Mezzaluna e Assalto frontale e, negli anni seguenti, altre perle come Bad religion o i primi passaggi al settore Prosciugator.

Allo sviluppo della zona contribuirono, negli anni successivi, anche Mauro Colombo, Marcello Azzari, Fabio Bricalli e il gruppo di Varese con l’apertura di alcune tra le linee più dure del bosco.

2002-2007: ha inizio la seconda fase di valorizzazione a opera di Dario Rota e Lorenzo Deho' che, rapiti dalla bellezza dell’alpe, cominciarono a esplorare la zona, capendo l’enorme potenziale di nuove linee.

2011-2012: il 2011 ha visto il ritorno di un personaggio chiave nella storia di Foppiano: Luca Cendou.

Nello stesso anno la premiata ditta Rota-Cendou, con la preziosa collaborazione di Graziano “Il Druido” Biancossi, ha dato avvio alla pulitura sistematica dei sassi e del bosco spazzolando in un anno la bellezza di 80 sassi e liberando 200 linee, valorizzando il Sass Fendù, diventato poi il simbolo di Foppiano, dando vita al settore omonimo e a quello del Tavoliere.

L’anno successivo, insieme agli attivissimi ragazzi del gruppo Way Out, hanno organizzato l’Ouverture, raduno di eccezionale successo che ha visto più di 250 partecipanti, grazie ai quali sono state salite 40 nuove linee, tutte riportate in questa guida.

Nell’estate 2012 si aggiunge al gruppo Gabriele Palazzo, col quale inizia la pulizia di tre nuovi settori: Sass Giana, Canyon e Le Curve.

2013: Foppiano è in continuo sviluppo grazie agli sforzi del team di foppianoboulder.it e dei ragazzi della Way Out.

I settori oggi presenti rappresentano solo una parte di tutto il potenziale che il bosco offre e che, nei prossimi anni, verrà valorizzato e regalato alla ricettiva comunità verticale dei sassisti.

[Informazioni estratte della guida ufficiale, pag. 6.]